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Da Senigallia un segnale alla Regione per l’estensione delle aperture domenicali

L'Assessore alle attività produttive Paola Curzi replica ad associazioni di categoria e commercianti

Paola Curzi"Non sono d’accordo sulla liberalizzazione totale delle attività commerciali come prospettato nel d.l. 138/2011 del governo nazionale". Così esordisce l’assessore alle attività produttive del Comune di Senigallia Paola Curzi sul controverso tema delle aperture domenicali. Ma l’opinione dell’assessore è comunque favorevole all’estensione delle proproghe per le imprese fuori dal centro storico di Senigallia: in poche parole non è questo che deve preoccupare le attività dentro le mura storiche.

Il tema, che si ripropone ogni fine d’anno quando bisogna programmare in maniera concordata con le associazioni di categoria il numero e le giornate di apertura straordinaria per le attività su tutto il territorio comunale, anche per questo 2011 non ha lasciato in pace associazioni, negozianti e giunta comunale.

Se finora le associazioni di categoria si sono dimostrate contrarie all’ulteriore proproga di tre domeniche al computo iniziale di 26 giornate festive e domenicali, i negozianti del centro non si sono posizionati sulla stessa linea, mostrandosi qualcuno contrario, altri favorevoli o indifferenti all’atto emanato dal Comune.

Ma è proprio il parere dell’Assessore comunale Paola Curzi a dare segnali precisi su quella tendenza che finora ha ricevuto più critiche che pollici verso l’alto. A chi afferma che questo indirizzo della Giunta comunale va contro l’interesse delle attività del centro storico, ecco pronta la risposta: "Non siamo più in quellasituazione di concorrenza diretta che si verificava dieci anni fa quando ci fu il boom dei centri commerciali. Direi che questa proroga non sposta di una virgola il problema delle aperture domenicali".

Il problema ha infatti respiro più ampio: innanzitutto la Regione Marche deve legiferare in materia entro l’inizio dell’anno nuovo per recepire la normativa nazionale. Su ciò che uscirà da Palazzo Raffaello la giunta comunale dovrà lavorare, analizzando le caratteristiche di Senigallia (che rientrerebbe tra le città turistiche) e le richieste dei commercianti.
Maurizio Mangialardi e Paola Curzi"Noi – prosegue Curzi – con questa proroga di tre ulteriori domeniche abbiamo semplicemente espresso una tendenza e mandato un segnale all’amministrazione regionale: non siamo New York e non abbiamo pretese che i negozi restino aperti la notte, però vogliamo che si rivedano gli orari e le giornate di apertura perchè forse quello che deve cambiare è proprio il modo di porsi della città nei confronti di visitatori e turisti".

Ed è proprio su questo punto che si potrebbe intravedere lo spiraglio per una soluzione alla controversia: magari un’apertura delle attività commerciali differente da quella attuale potrebbe venire incontro alle esigenze dei cittadini senigalliesi, dei visitatori occasionali del weekend, dei turisti che si soffermano in città d’estate e che in città magari ci vanno la sera dopo una giornata al mare.
Paola Curzi sottolinea come la città dovrebbe rispondere alle mutate esigenze degli acquirenti: questo è un altro nodo che le imprese devono sciogliere oltre a quello della qualità del prodotto, del servizio e del rapporto coi clienti.
Tutte caratteristiche che secondo l’assessore dovrebbero distinguere lo shopping del centro storico da quello nel centro commerciale, caratterizzato da prodotti standardizzati, grande distribuzione e attenzione volta più alla quantità che alla qualità.

Piazza Saffi a Senigallia con la ZTLMa ci sono altre lance che gli acquirenti spezzano a favore del centro commerciale "artificiale": innanzitutto la disponibilità di parcheggi, poi il fatto di essere al coperto e la vicinanza ad arterie di traffico di notevole importanza, come la Statale.
Su questo argomento esercenti ed associazioni di categoria avevano chiesto la disponibilità delComune a rivedere la previsione ad esempio della ZTL solo dopo l’istituzione di nuovi parcheggi a ridosso del centro storico.

In merito l’Amministrazione comunale ha proseguito per la propria strada senza correggere granchè il tiro, sostenendo da un lato altre pratiche "sostenibili" per lo spostamento in città, dall’altro prevedendo altri spazi auto a servizio del centro commerciale "naturale". Prosegue la Curzi: "Con la struttura di via Cellini e quella che verrà realizzata alla ex Sacelit, si libereranno parecchi posti auto ad esempio nell’antistadio così da avere una specie di compensazione nel computo dei parcheggi". Allo stesso modo, ad un’eventuale pedonalizzazione di piazza Garibaldi attualmente occupata ma non sfruttata, potrebbe riequilibrare la situazione l’allargamento degli spazi davanti alla nuova GIL; al parcheggio di ponte Zavatti verrebbe in aiuto lo sfruttamento di Strada dell’Angelo, oltre al fatto dei parcheggi gratuiti nel weekend.

Insomma da questi spunti potrebbe nascere la soluzione per un problema annoso che si ripercuote poi durante tutto l’anno – come nel caso che si è verificato nell’ottobre 2011 – con l’apertura di domenica tipica del periodo autunnale e invernale anticipata ad inizio ottobre.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Martedì 25 ottobre, 2011 
alle ore 14:51
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Commenti
Solo un commento
Anonimo2011-10-27 18:17:30
si pensa sempre ai centri commerciali e al centro storico,ma alle attivita' fuori citta' non ci pensa nessuno.Ci state facendo calare gli incassi,ma i dipendenti li abbiamo anche noi.Da noi la domenica non ci viene nessuno
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